Le foglie di curry provengono da un piccolo albero della famiglia degli agrumi, nativo del sud-ovest asiatico. In India sono chiamate “kari phulia” o foglie di “nim”. Sono usate, intere o in polvere, per aromatizzare curry, carne speziata, piatti a base di pesce, verdure, chutney, conserve e salse. Spesso vengono fritte con olio o burro e scartate prima che il cibo venga cotto in questo grasso.
Ma andiamo ad approfondire. Curry tree (l’albero di curry /Murraya koenigii) è un albero della zona tropicale e sub-tropicale della famiglia Rutaceae. Nativo di India e Sri Lanka, le sue foglie chiamate anche “curry leaves” sono molto usate nella cucina indiana e nei paesi limitrofi; ad oggi vengono coltivate anche in Cina, Australia e Africa.
Spesso usate nella preparazione del curry, le sue foglie generalmente sono chiamate “foglie di curry”, anche se nella maggior parte delle lingue indiane sono tradotte come “sweet neem leaves” (foglie dolci di neem), il termine dolci per indicare il contrario sapore delle foglie di neem, che sono leggermente amari.
Si tratta quindi di un piccolo albero, che cresce dai 4 ai 6 metri di altezza (massimo 10 m), con un tronco fino a 40 cm di diametro. Le foglie sono pennate, con 11-21 foglioline, ogni fogliolina è dai 2 ai 4 cm di lunghezza e 1-2 cm di larghezza. Le foglie sono molto aromatiche, i fiori sono piccoli, bianchi e profumati; le piccole bacche nere lucide sono commestibili, ma i loro semi sono velenosi. Il nome della specie commemora il botanico Johann König.
[Tweet “Ayurveda sostiene che le foglie di curry avrebbero proprietà anti diabetiche. “]
Le foglie sono molto apprezzati come condimento nella cucina sud indiana e cingalese, soprattutto nella preparazione dei curry; nella cucina casalinga solitamente vengono utilizzate sopratutto nella preparazione di stufati e legumi; dona ai piatti un sottile aroma di curry, molto piacevole al palato. Una volta cotte, le foglie di curry sono commestibili, anche se la maggior parte delle persone durante il pasto le tolgono da parte sul bordo del piatto; io personalmente le mangio; Nella loro forma fresca, hanno una durata breve quindi non si possono conservare a lungo in frigorifero; io personalmente appena le acquisto le metto nel freezer chiuse ermeticamente; non c’è bisogno di scongelarle prima della cottura.
Le foglie di curry sono disponibili anche essiccate, ma in questo caso l’aroma è ampiamente inferiore. E’ difficile fidarsi della massa di produttori che la esportano, per questo potete provarlo a fare voi in casa, non è per niente difficile. Basta comprare foglie di curry fresche presso un negozio indiano o srilankese, fatele essiccare in una padella antiaderente con un pizzico di sale a fuoco basso per 3 -4 minuti mescolando sempre. Con il mixer ridurre le foglie in polvere, conservare in un contenitore ermetico. Questa polvere la potete usare su tutto credo, è magica!
Sebbene il loro utilizzo più comune sia nella produzione del curry, le foglie dall’albero curry possono essere utilizzate in molti altri piatti con lo scopo di aggiungere sapore. Sono utilizzati per fare anche alcune pietanze famose come: Thoran, Vada, Rasam e Kadhi. In Cambogia per esempio, il popolo Khmer tostano le foglie a fiamma libera o le arrostiscono fino a farle diventare croccanti per poi sgretolarle in un piatto di minestra inacidita chiamata Maju Krueng, curioso no?
Ho dovuto cercare informazioni su questa meravigliosa spezia grazie a una ricetta che ho fatto – delle PIADINE SQUISITE con un ripieno molto orientale, quello degli involtini tipici srilankesi (fish Sri Lankan rolls).
Che ha a che fare tutto questo con le piadine? Le foglie di curry fanno parte della ricetta non è un ingrediente essenziale ma è stato importante nel insaporire il trito di porro e carota. [VEDI QUI LA RICETTA]
[Tweet “Lo sapevi che in srilankese “foglie di curry” si pronuncia Karapinta?”]
Fonte di alcune informazioni: Wikipedia, milledelizie, flavorsofmumbai, learn2grow, indonesiaeats.